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SEO per E-commerce: una guida per il successo

SEO per e commerce una guida completa

Vuoi migliorare lato SEO il posizionamento del tuo sito e-commerce oppure hai intenzione di aprirne uno? In questo articolo ti darò alcuni consigli per attuare una strategia SEO per ecommerce realmente efficace.

Come ben sai, attraverso la SEO (Search Engine Optimization) puoi ottenere risultati duraturi e di qualità in termini di visibilità e conversioni. Aprire un sito e-commerce, infatti, non vuol dire automaticamente ottenere visibilità online, ricevere ordini nel breve periodo e conquistare la fiducia da parte di Google e dei clienti.
 
Il tempo speso e il budget investito che permettono il mantenimento di un sito del genere e in linea con l’apprezzamento dei motori di ricerca, non sono certo irrisori, e dovrai combattere a denti stretti per riuscire a distinguerti dai competitor, posizionarti nelle SERP, e ottenere guadagni.
Devi essere consapevole che i primi risultati SEO potrebbero arrivare a distanza di mesi o anni, ma che una volta ottenuti le soddisfazioni potrebbero essere molte.

Sei pronto a scendere in campo? Iniziamo a capire come fare seo per ecommerce.

Strategia SEO per Ecommerce: lo studio di settore

Prima di entrare nei tecnicismi legati all’ottimizzazione SEO per ecommerce vorrei fare una premessa: un sito e-commerce non è un semplice sito web, ma un’attività vera e propria a tutti gli effetti, al pari di un negozio fisico, caratterizzata da guadagni ma anche da rischi di impresa.

Se decidi di buttarti in questa avventura nella tua pianificazione e analisi non focalizzarti solo sugli aspetti online ma cerca di capire tutto ciò che ruota intorno a questo mondo e alla manutenzione che ne richiede. Dovresti domandarti ad esempio: ho un magazzino adatto allo stoccaggio dei prodotti? Ho personale in grado di impacchettare e spedire gli ordini? Sono disposto ad ampliare il mio organico? Ho già scelto i corrieri? Sono disposto a investire grosse somme in campagne pubblicitarie?

Studio del mercato

Oltre a quello indicato poco sopra, prima di trovarti a gestire un sito che non ti porterà mai risultati, studia bene il mercato off line e on line, le SERP, i competitor reali e percepiti e individua eventuali opportunità o minacce.
Puoi svolgere ricerche di mercato approfondite, come questionari online o cartacei, e affidarti a software di analisi come Google Market Finder e Sem Rush che ti daranno un’idea delle potenzialità di mercato e dei competitor con cui dovrai scontrarti. 

Studio parole Chiave

Dopo aver analizzato il mercato e i competitor é fondamentale studiare come un tuo potenziale cliente cerca online i prodotti che vendi.

Come trovare parole chiave per SEO

Software come Ubersuggest, SEO Zoom e Google Keywords Planner ti vengono in aiuto, fornendoti una lista di parole chiave dalla quale puoi estrapolare quelle più affini al tuo business. Con un po’ di pazienza e munito di Excel, dividi le keywords più generiche da quelle più specifiche e long tail e analizza le ricerche medie mensili e la concorrenza visualizzando il numero di pagine indicizzate su Google. Non fermarti a questo, dividi le keywords per intenzione di ricerca come spiegato in questa mia guida sulla ricerca delle parole chiave per la SEO.
 
Le intenzioni di ricerca sono tendenzialmente 3:

  • Informazionali
  • Navigazionali
  • Transazionali


Il primo Search Intent è quello relativo alle ricerche di un utente che è ancora in una fase alta di un funnel di acquisto, ovvero in una fase di ricerca di informazioni sul motore di ricerca. Le keywords navigazionali sono quelle legate ad una ricerca brand con la specifica di un prodotto e servizio, e vengono fatte da un utente che già conosce il sito e l’azienda in questione. Le keywords transazionali sono quelle legate a ricerche il cui lo scopo intrinseco è una transazione e un acquisto, come “scarpe online prezzi”. Ricorda inoltre che una parola chiave generica come “Scarpe” sarà più difficile da posizionare sui motori di ricerca e convertirà molto meno rispetto a “Scarpe da running”. La prima è la classica “vanity keyword” che non porta risultati reali.

Gli scopi principali della ricerca delle parole chiave sono quelli di creare l’architettura di navigazione e capire come suddividere e organizzare il tuo sito e-commerce. Questo punto della strategia SEO viaggia di pari passo con lo studio di mercato.

Dalle parole chiave dovrai quindi iniziare a studiare la struttura del tuo sito e del menu.

SEO per E-commerce tecnico: i punti fondamentali

Struttura Sito E-commerce e Menu

La struttura di un sito corrisponde alle fondamenta di una casa ed è quindi decisiva per un buon progetto SEO per ecommerce. Dalle parole chiave analizzate in precedenza estrapola quelle che ritieni più importanti e organizzale secondo una logica ben strutturata.
Immagina la struttura del sito come una piramide composta in cima dalla home page, successivamente dalle pagine di categoria, poi di sottocategoria e di prodotto.
Crea una gerarchia, parti dalla home ed entra in profondità utilizzando parole sempre più specifiche e long tail.

Nel frattempo cerca di mantenere una certa vicinanza alla home page, non costringere il tuo utente a troppi click per raggiungere ciò che desidera. L’utente come puoi intuire deve trovare velocemente le informazioni, non perdere tempo e navigare facilmente tra le sezioni e le pagine.

Esempio 1:
Home>scarpe da running> scarpe da running uomo> tipologi xyz

Oppure

Esempio 2:
Home>scarpe da running> modello scarpe 1
 
Allo stesso modo, l’architettura di navigazione si riflette sul menu, che deve essere semplice da navigare e da visualizzare sia da desktop e da mobile. Cerca di rendere il menu snello e chiaro già dal primo livello, non essere ridondante con le terminologie per evitare che il tuo utente si perda nella navigazione.
 

URL

Quando si parla di struttura di un sito si fa riferimento di conseguenza alla struttura degli URL. È importante che gli URL siano SEO friendly o meglio parlanti, cioè descrittivi della pagina che rappresentano.
 
Ad Esempio
L’URL di una categoria: www.esempio.it/scarpe-da-running/scarpe-trail/
L’URL di un prodotto: www.esempio.it/modello-xy/
 
È consigliabile scrivere gli URL sempre in minuscolo, con le parole divise da trattino intermedio. Non utilizzare se possibile le query string nell’url o semplicemente codici di prodotto.
 
Esempio: www.esempio.it/scarpe-da-running?cod.123
 
Esistono differenti tipologie di struttura degli URL, personalmente gli URL dei prodotti preferisco strutturarli in modo semplice come www.nomesito.it/nome-prodotto al posto di www.nomesito.it/categoria/sottocategoria/nome-prodotto

Operando in questa direzione, nel momento in cui un prodotto cambia categoria sarà più facile agganciarlo a quella nuova evitando di toccare la struttura principale del sito o mettere mano ai redirect. Naturalmente ogni progetto è un mondo a sè che deve essere valutato singolarmente.
 
Inoltre gli URL parlanti consentono all’utente di capire in che parte del sito web si trovano e con il supporto dei breadcrumbs consentono una navigazione semplice e intuitiva.
 

Breadcrumbs

Non dimenticarti di aggiungere nel tuo sito i breadcrumbs.
Queste particolari etichette, che spesso si trovano nella parte alta/sinistra della pagina, non sono solo utili ai motori di ricerca, ma lo sono ancora di più per i tuoi utenti.
Esse consentono una navigazione gerarchica e a ritroso all’interno del tuo sito. Un utente che si trova in una pagina prodotto al terzo o quarto livello di profondità può facilmente raggiungere la categoria di prodotto attraverso il breadcrumb, senza bisogno di accedere dal menù. Per questo, nel caso in cui non usassi folder intermedie negli URL, i breadcrumbs permettono all’utente di vedere la categoria di appartenenza del prodotto.

In un’attività SEO per ecommerce sono fondamentali.

Contenuti del sito – pagina prodotto e di categoria

I contenuti del sito sono essenziali: devono essere originali, esaustivi e ben scritti.
L’utente di un sito, in particolare di un e-commerce, deve ottenere più informazioni possibili da una pagina. L’originalità e la completezza dei testi, sia per quelli di categoria sia per quelli di prodotto, sono fondamentali per la SEO e per l’utente.
Scrivere un contenuto originale evita di incappare in possibili penalizzazioni da parte di Google e fornisce informazioni preziose per il processo di acquisto.

Per la pagina di categoria potresti fare un’anticipazione di ciò che l’utente andrà ad acquistare riassumendo ciò che la categoria tratta; per quella prodotto invece devi scrivere più informazioni utili possibili.

Testo di Prodotto

Evita di copiare i testi dal sito del tuo fornitore (come lo fai tu potrebbe farlo anche un tuo competitor) in modo da non imbattersi in un contenuto duplicato e di poco valore. È opportuno che tu li riscriva individuando i punti di forza e debolezza del tuo prodotto e distinguendoti dagli altri.

Testo pagina di Categoria

La pagina categoria merita un’attenzione particolare. Mi è capitato di vedere spesso testi molto lunghi, con finalità di posizionamento SEO inseriti sopra il listing dei vari prodotti. La finalità di un ecommerce è vendere, personalmente non trovo corretto scrivere testi lunghissimi above the fold nelle pagine categoria che nascondono i prodotti, ma esistono accorgimenti molto utili per evitare di incappare in questa problematica. Uno può essere quello di inserire il testo a fondo pagina se troppo lungo, oppure quello di inserire un testo “collassabile” da posizionare sopra il listing dei prodotti. In questo modo sarà l’utente a decidere se esplodere il testo e leggerlo. Il motore di ricerca invece leggerà comunque il contenuto essendo un testo html, dandogli probabilmente un po’ meno di rilevanza.

Sfrutta quindi al meglio le tue capacità di scrittura per il web focalizzandoti sulle parole chiave, correlate e intenzioni di ricerca dell’utente.

Contenuti pagina prodotto e categoria

Fotografie e Video del prodotto

In un sito di vendita online le fotografie e i video dei prodotti sono importantissimi per coinvolgere e attirare l’attenzione dell’utente. Con l’avvento dell’ Universal Search le immagini e i video hanno anche preso sempre più spazio nelle SERP.


In una buona strategia SEO per ecommerce è fondamentale quindi ottimizzare questi elementi, sia per i motori di ricerca (attraverso l’utilizzo di un corretto nome del file, dell’alt, title, peso limitato del file), sia per gli utenti fornendo immagini e video originali che forniscano qualcosa in più rispetto ai tuoi competitor (Per approfondire leggi questo articolo sull’ottimizzazione delle immagini). Specialmente se vendi prodotti presenti già in altri siti web, distinguiti fornendo fotografie scattate da angolature differenti e focalizzate sui dettagli: dai qualcosa in più, cercando di accorciare la distanza tra il cliente e il prodotto che vuole acquistare.

Con un po’ di pratica con la macchina fotografica e un box per still life acquistabile anche su Amazon, potresti già raggiungere buoni risultati. Potresti anche scattare foto ambientate in modo da far capire all’utente la dimensione del prodotto e dettagli che in un contesto controllato potrebbero essere di difficile comprensione.

Ottimizzazione tag Title e metadescription

Alla base di un buon lavoro SEO per ecommerce ci sono le classiche ottimizzazione base degli elementi di pagina: gli header tag, il title e la metadescription. Essi dovrebbero contenere la parola chiave per cui vuoi posizionare una determinata pagina e devono essere scritti e utilizzati in modo efficace.
In particolare, gli ultimi due, comparendo negli snippet delle SERP (Search Engine Result Page) di Google, se scritti in un certo modo, sono in grado di aumentare il CTR. Non sottovalutarli!

Dati strutturati

Aggiungi al tuo sito e-commerce i dati strutturati. I dati strutturati sono dei markup che forniscono maggiori informazioni ai motori di ricerca riguardo a una determinata pagina.
Nel tuo sito e-commerce dovresti inserire questi dati nelle pagine prodotto in modo da far comparire negli snippet informazioni aggiuntive come il prezzo, le recensioni degli utenti e i prodotti disponibili in magazzino.

dati strutturati rich snippets esempio

Feed RSS parziali

Molto spesso i canali di vendita di un e-commerce non si limitano alle Adwords o al traffico organico poiché spesso sono collegati a piattaforme ancora più gandi, come ad esempio Amazon.
I contenuti collegati a queste piattaforme possono essere sincronizzati tramite Feed rss.
Per evitare quindi che i contenuti vengano duplicati su questi colossi è consigliato inviare dei Feed Rss “parziali”.
 

Rel=Canonical

Il tag rel=canonical in un sito web serve per evitare problemi di duplicazione di contenuti. Può succedere, specialmente per gli e-commerce, di avere una pagina il cui contenuto è simile a quello di un’altra. Attraverso questo tag si indica a Google la versione canonica “preferita” di una pagina. In una strategia SEO non può mancare questo tag.

DEPRECATO: Rel= “next” e Rel=”prev”

Spesso i siti e-commerce hanno molti prodotti distribuiti su più pagine e attraverso i tag rel=”next” e rel=”prev” si indica al bot la paginazione corretta e logica da seguire. A marzo 2019 questi attributi sono stai considerati deprecati da Google. Ecco un interessante articolo di Search Engine Land, supportato dai Tweet di John Mueller.

Robots.txt

Aggiungi al tuo sito il robots.txt.
Questo tipo di file regola l’accesso di Google alle risorse del sito indicando al bot quali pagine scansionare e quali no. È molto utile, specialmente nei siti di grosse dimensioni come gli e-commerce, non far scansionare risorse marginali o duplicate.

Sitemap prodotto

Come ben sai, attraverso Google Search console, puoi inviare le sitemap.xml a Google.
La sitemap è una sorta di indice che viene inviato a Google e che racchiude le pagine del tuo sito, consentendoti di avere una lista ben definita degli url presenti.
Per un sito di grandi dimensioni, come un e-commerce, puoi creare più sitemap per avere una migliore gestione degli URL e degli eventuali errori ad essi correlati.
Ad esempio puoi creare una sitemap per i prodotti, per le categorie, per le pagine istituzionali e per il blog.

Non limitarti a creare sitemap.xml, potresti creare anche una sitemap html da linkare nel footer, per aiutare la navigazione dei tuoi potenziali clienti. Questo è un approccio un po’ vecchiotto ma in alcuni contesti ancora utile.

Gestione dei prodotti fuori produzione o non disponibili: codici http

Capita spesso che molti prodotti siano fuori produzione o non più disponibili. Iniziare a fare SEO seriamente significa anche gestire queste situazioni con i codici http.

  • Nel primo caso è opportuno effettuare un redirect 301 della pagina indicizzata ad una simile o alla pagina della rispettiva categoria. Ad esempio scarpe “running mod 1” può essere indirizzata con un redirect 301 alla pagina scarpe “running mod 2”.
  • Se invece il prodotto non è momentaneamente disponibile, restituisci alla pagina lo status 200 e inserisci dei link a dei prodotti simili. Oppure momentaneamente potresti gestirla con un redirect 302.
  • Nel caso in cui il prodotto non è più disponibile e sei sicuro di non volerlo più vendere puoi far restituire un errore 404 con pagina customizzata o un codice 410.

Attua scelte ponderate in base alla situazione. Ogni progetto necessita di uno studio approfondito.

Velocità del sito

I siti web devono essere veloci, specialmente gli e-commerce, dove l’utente ha intenzione di acquistare e non vuole aspettare troppo tempo il caricamento della pagina.

Ottimizza quindi le pagine, le foto i file css e i JavaScript. Utilizza GT Metrix per capire su che fronte intervenire per velocizzare il tuo sito. Dal 2021 Google includerà anche nuovi parametri nella sue analisi chiamati Web Vitals, per cui la velocità diventerà fondamentale.

Lo scopo è avere non soltanto velocità lato codice, tanto amata dai bot dei motori di ricerca, ma anche velocità nel processo di acquisto. Evita form troppo lunghi o iscrizioni al sito difficoltose. Ottimizza la transazione e i tempi affinché il tuo potenziale cliente non abbandoni il carrello.
 

Protocollo Https

Se le transazioni avvengono direttamente sul tuo sito e non su piattaforme esterne come Paypal, è fondamentale utilizzare il protocollo HTTPS. In questo modo le transazioni sono più sicure poiché i dati scambiati sono crittografati e non intercettabili.
A Google piace talmente tanto la sicurezza che nel 2016 ha dichiarato che il protocollo https è diventato fattore di SEO. Oggi è diventato quindi indispensabile garantire sicurezza e affidabilità anche con il certificato SSL.

SEO per Ecommerce strategico: alcuni piccoli consigli di web marketing

Recensioni

Permetti ai tuoi clienti di lasciare delle recensioni nelle pagine dei prodotti. Esse sono molto utili per aiutare altri utenti nell’acquisto e a fornire informazioni aggiuntive. Per invogliare le recensioni potresti avviare un sistema di email automation, con una serie di email che vengono inviate qualche giorno dopo l’acquisto di un prodotto. Un altro sistema può essere quello di invogliare l’utente concedendo uno sconto sul secondo o terzo acquisto nel caso in cui rilascia una recensione. Altro approccio è quello di utilizzare software dedicati come Feedaty o Trustpilot che raccolgono solo recensioni verificate. Una pagina prodotto con molte recensioni potrebbe aumentare le conversioni!

Blog

Nella tua strategia SEO per ecommerce non dimenticarti di aprire un blog! Il blog è un canale di comunicazione importante per un sito di vendita online. Attraverso questa sezione del sito fornirai notizie, informazioni e approfondimenti sui prodotti che vendi, sulla realtà aziendale e molto altro ancora.

Il blog deve essere utilizzato anche in modo strategico per posizionare il tuo sito per determinate parole chiave informative, per cui fatichi a salire in SERP con le pagine prodotto o di categoria. Apri una ulteriore porta d’ingresso al tuo sito fornendo articoli ottimizzati in ottica seo e utili agli utenti.
 
Ad esempio crea delle guide, dei tutorial su come si utilizzano e usano determinati prodotti. In questo modo potresti intercettare e avvicinare al tuo brand un potenziale cliente che si trova nella fase più alta del funnel. Rendendoti visibile in SERP e aiutandolo nella risoluzione di un determinato problema potresti fidelizzarlo e convincerlo ad acquistare dal tuo sito e non da quello di un tuo competitor.

Scopri come far aumentare le visite e pubblicizzare il tuo blog.
 

FAQ (Domande frequenti)

I siti e-commerce spesso sono costituiti da molte pagine e gli utenti faticano a trovare informazioni sui prodotti. Raccogli le domande che i tuoi utenti fanno spesso su un determinato prodotto e inseriscile all’interno della sua pagina. Non solo aiuteresti l’utente nella ricerca di informazioni, ma potresti sfruttare queste domande e risposte a tuo favore cercando di posizionare la pagina per keywords long tail.
 

Tasto “Cerca”

Monitora il tasto cerca del tuo sito. Attraverso questo sistema potresti capire con che parole chiave i tuoi utenti cercano determinati prodotti sul sito e potresti chiederti il perché utilizzano questa via per cercarli.
Quando avrai un po’ di dati potresti agire in modo differente, ad esempio rendendo maggiormente visibile una pagina rispetto ad un’altra o nominando il prodotto in modo diverso. In questa mia guida ti spiego come racciare la ricerca interna di un sito.

Link Building e Link earning

Promuovi i tuoi prodotti o le tue categorie prodotto tramite una buona Link Building, fatta di recensioni ed eventualmente anche guest post. Potresti contattare alcuni blogger e proporre collaborazioni al fine di ottenere recensioni e link in ingresso al sito. Utilizza gli anchor text in modo strategico senza esagerare con le chiavi esatte e non fare spam!

Tasti Social – like e condivisione

Aggiungi i bottoni di condivisione Social nelle pagine prodotto. Rendili ben visibili e posizionali in un punto strategico della scheda prodotto in modo da creare engagement. Un like o una condivisione potrebbero generarti traffico da social e potresti ampliare il tuo bacino di clientela.

Conversion Rate Optimization (CRO) e Marketing Automation

Sfruttando strategie di CRO – Conversion Rate Optimization e Marketing Automation non solo potrai aumentare le vendite ma riuscirai a migliorare la user experience del tuo sito ecommerce. Una buona esperienza utente potrebbe supportare la tua strategia SEO per ecommerce fornendo all’utente ciò che desidera nel momento più opportuno. Ad esempio, tramite software avanzati, potrai sfruttare la web personalization ovvero la possibilità di offrire a seconda del tipo di navigatore che naviga il tuo sito, layout grafici, prodotti, banner, sconti e testi differenti e studiati ad hoc.

Google Analytics

Inutile dirlo, monitora l’andamento del tuo e-commerce attraverso Google Analytics: attiva la sezione dedicata all’ecommerce in modo da avere una panoramica precisa sull’andamento del sito, sulle vendite e di conseguenza sul ROI.

Conclusione

In questo articolo ti ho presentato una guida SEO per ecommerce che racchiude alcuni spunti e punti essenziali per una buona ottimizzazione per i motori di ricerca.
Come avrai intuito le basi dell’ottimizzazione SEO per gli shop online non sono diverse da quelle dei classici siti web, ma è importante che alcune finezze e attenzioni vengano messe in atto per fare la differenza. Buon lavoro!

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3 commenti su “SEO per E-commerce: una guida per il successo”
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