FAQ sulla SEO
Ho deciso di raccogliere le domande più frequenti che emergono spesso quando si parla di SEO. A queste, ho fornito risposte veloci e semplici, abbastanza esaustive per la risoluzione di un dubbio superficiale.
Per approfondimenti più dettagliati ti consiglio di visionare i miei articoli in cui troverai diverso materiale sulla SEO. Nel tempo verranno aggiunte ulteriori FAQ (Frequently Asked Question) alla pagina.
Le Domande frequenti sulla SEO
La SEO riguarda le lavorazioni che mirano all’ottenimento del risultato naturale/organico. È un’attività caratterizzata da investimenti iniziali generalmente più cospicui rispetto alle campagne a pagamento e che genera benefici duraturi a lungo termine.
L’attività SEA è volta al raggiungimento dei primi risultati in SERP tramite campagne PPC – come annunci Google Ads. Permette di ottenere un risultato nel breve medio periodo ma diventa generalmente più dispendiosa nel lungo periodo rispetto alla SEO. Con la SEO, una volta ottenuti buoni risultati, il sito può vivere di rendita per diversi mesi e in alcuni casi anni.
In un contesto ideale questi due approcci dovrebbero lavorare in sincronia per portare al raggiungimento dei risultati desiderati.
La SERP è la pagina dei risultati del motore di ricerca che compare in base ad una determinata query digitata dall’utente. È composta da Risultati Organici e in molte occasioni da Risultati a Pagamento esposti in diverse varianti come Annunci, Shopping etc.
No, non è possibile in alcun modo garantire un risultato in SERP, soprattutto in prima pagina. È Google stesso che, all’interno di Google Search Central, afferma di diffidare da chiunque affermi il contrario.
Il termine indicizzazione significa che un sito web è presente nella copia delle pagine scansionate da Google – ovvero che compare nell’archivio dei suoi server.
Il termine posizionamento indica invece che un sito è posizionato in SERP per determinate parole chiave e che compare quando una di queste viene ricercata da un utente. Il posizionamento è frutto del lavoro SEO. Approfondimento: verifica del posizionamento di un sito.
Se il tuo sito non si indicizza ci potrebbero essere generalmente dei problemi ricollegabili a queste due situazioni: un blocco imposto a Google Bot a livello di file robots.txt o un blocco indicato a livello di pagina. Articolo di approfondimento su come indicizzare un sito.
Per capire in modo indicativo quante pagine ha un sito è possibile utilizzare il comando avanzato site:nomesito da inserire all’interno della ricerca di Google (con questo metodo è possibile capire anche se Google ha indicizzato il sito). Non fornisce un risultato accurato ma consente di avere una prima idea di grandezza del sito, per lo meno per le pagine indicizzate. Un modo più accurato è invece quello di scansionare il sito tramite strumenti come Screaming Frog che forniscono la lista delle pagine che il bot trova nella scansione. Il backoffice del sito e la Search Console chiudono il quadro dell’analisi.
Non esiste nessun valore di riferimento che indichi la giusta lunghezza di un articolo. Una pagina si posiziona per la qualità del testo e per altri fattori rilevanti che non sono legati alla sua lunghezza. Questo è un mito che si è diffuso una decina di anni fa a causa di alcuni parametri di valutazione presenti in un noto plugin SEO.
Il termine cannibalizzazione dei contenuti viene utilizzato per indicare uno scenario in cui uno o più contenuti di un sito tendono a competere in SERP per il medesimo obiettivo di posizionamento. Se un sito è già posizionato per una parola chiave specifica e per tutto il cluster di query di ricerca correlate è inutile creare altre pagine focalizzate sul medesimo intento di ricerca/posizionamento.
No, le meta keywords non vengono più tenute in considerazione dai motori di ricerca.
Il Title ha una lunghezza massima di circa 600px ovvero circa 55-65 caratteri.
La Metadescription è una descrizione che può avere una lunghezza di circa 925 px, che corrisponde a indicativamente 150/160 caratteri.
Queste misure di riferimento evitano che questi elementi vengano troncati in SERP e su dispositivi differenti.
Nel 99% dei casi, di prassi, si tende ad utilizzare un unico tag h1 in pagina. Questo generalmente è ritenuto il più importante della pagina rispetto agli altri (h2-h3 etc). In assoluto però no, non esiste una regola che non consenta l’utilizzo di più tag di questo tipo. Se i due titoli h1 dividono sezioni che trattano argomenti completamente diversi tra loro possono essere utilizzati. Un esempio tipico sono i siti one page. Importante però cercare sempre di rispettare la gerarchia delle titolazioni.
Si, da luglio 2018, tramite lo Speed Update, Google ha dichiarato ufficialmente che la velocità di caricamento di una pagina è diventato fattore di ranking. Articolo dal titolo “Using page speed in mobile search ranking” presente in Google Search Central.
I Broad Core Algorithm Update sono aggiornamenti algoritmici massivi, lanciati dal motore di ricerca 1-2 volte l’anno, che intaccano in modo evidente i risultati di ricerca.
Uno dei più famosi degli ultimi 3 anni è stato sicuramente il Google Medic Update dell’agosto 2018, soprannominato in questo modo perché ha impattato nello specifico i siti nel settore della salute e tutti quelli che trattavano argomenti legati a soldi/vita/famiglia – YMYL (Your Money Your Life). Se vuoi approfondire l’argomento leggi questo articolo sugli aggiornamenti algoritmici di Google o questo articolo di Google per i webmaster.
Il Page Rank è un algoritmo usato da Google che fornisce un valore numerico, un punteggio, alle pagine web di un sito basandosi sui backlink che questo riceve. Google prende in considerazione la qualità e la quantità dei link in ingresso utilizzandoli come sistema per definire il ranking di una pagina. L’algoritmo è stato creato da Sergey Brin e Larry Page da cui prende il nome.
Google non rende più noti i dati del Page Rank dal 2016 ma questo probabilmente rimane uno dei fattori di ranking più rilevanti per il posizionamento di un sito.
I Web Vitals sono dei nuovi fattori, introdotti da Google nel 2020, che valutano e misurano l’esperienza utente all’interno del sito web.
Sono:
LCP Largest Contentful Paint
FID First Input Delay
CLS Cumulative Layout Shift
Con l’acronimo YMYL, per esteso Your Money Your Life, si fa riferimento a tutti quei contenuti trattati all’interno dei siti web, che toccano aspetti legati alla salute, medicina, alla finanza e alla felicità personale. Sono argomenti tenuti sotto controllo dai vari aggiornamenti algoritmici di Google perché devono essere trattati con particolare attenzione da persone realmente competenti del settore.
Il paradigma E-A-T (Esperienza/competenza – Autorevolezza – Affidabilità) viene utilizzato da Google e dai suoi Quality Rater per definire la qualità delle pagine web.
I Quality Raters sono persone fisiche che valutano la qualità delle pagine web. Il loro ruolo è quello di verificare che i risultati presenti nelle SERP rispettino le linee guida dettate da Google.
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